Si parla sempre di più di Shabby abbinato alla parola Chic, ma non tutti sanno il significato di questo stile utilizzato per accessori e diversi componenti d'arredo.
Letteralmente shabby significa invecchiato, usurato e chic sta per elegante, alla moda; in sintesi uno stile elegantemente trasandato.
Lo shabby ha origine nelle campagne inglesi in epoca vittoriana e furono i nobili principalmente ad adottare questo stile molto simile al più antico stile Gustaviano svedese risalente al 1700; mobili chiari, prevalentemente bianchi, ricchi di intarsi e tessuti particolari nelle forme e nei colori. Fu la rivista inglese "The World of interiors" che nel 1980 diede la prima definizione di Shabby Chic a questo stile.
Vogliamo ridare nuova vita a vecchi mobili e suppellettili? Molto bene, vediamo quali si adattano di più alla trasformazione, che vernici utilizzare, i colori ed i tessuti:
- preferire mobili molto lavorati ricchi di intarsi e fregi per cui basta una semplice pitturata ed una cera anticante per donare già un aspetto molto soddisfacente
- i colori utilizzati sono principalmente il bianco, il tortora ed i toni pastello; vanno bene altri colori secondo il proprio gusto personale ma preferibilmente tinte dai toni "polverosi"
- la finitura personalmente la realizzo sempre con cere anticanti o bituminose
- importanti i tessuti, meglio naturali, come il lino, la juta, il cotone e sempre meglio dai toni chiari, sbiancati, ecrù ed il top sono quelli antichi e pizzi
Sono diversi gli stili shabby così pure anche le tecniche per realizzarli e li vedremo singolarmente nei prossimi appuntamenti del sabato. Avete suggerimenti o critiche? Aspetto i vostri commenti perchè ... c'è sempre da imparare!
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